Questa è la sesta acquisizione di opere di Talotta da parte di un museo, dopo quella del Museo delle Arti di Nocciano (PE), del Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, del Museo della Ceramica di Ascoli Piceno e dei costituendi Musei di Arte Contemporanea di Tagliacozzo (AQ) e di Scultura Ceramica di Castel D’ Ario (MN). All’ inizio del 2016, precisamente dal 15 al 29 gennaio, il MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, “Sapienza” Università di Roma, presenta la mostra “Tracciati Urbani e Forme Assenti”, personale di Alfonso Talotta, a cura di Aldo Mastropasqua, che propone, in circa trenta opere, due percorsi operativi ben precisi: da una parte l’ inizio dell’ attività dell’ artista con i “Tracciati Urbani” del 1979/1980 e, dall’ altra, il lavoro degli ultimi cinque anni, comprendenti i cicli dei “Dittici” del 2011, delle “Compenetrazioni del “2013/2014 e del recente “Ombra di Luce”. Nei mesi di ottobre e novembre 2016 è invitato ad esporre un’ opera ceramica alla Biennale di scultura ceramica “Keramikos 2016” in memoria di Luciano Marziano, presso il Palazzo degli Alessandri di Viterbo e negli spazi museali dell’ Ex Fornace Grazia a Deruta. Nel mese di aprile 2017, Gianni Garrera invita l’ artista ad esporre un’ opera nello spazio “Una Vetrina”, a Roma, che rientra nel progetto “The Independent”, condiviso con il MAXXI. Inoltre, tra aprile/maggio, la Fondazione Carivit e l’ Associazione Culturale Nimpha rendono omaggio all’ artista per i suoi 40 anni di attività con la mostra “La perfetta pittura” curata da Gianni Garrera, al Centro Culturale di Valle Faul a Viterbo, e composta da circa 60 opere dal 1978 al 2017. Successivamente, nei mesi di luglio/settembre, Talotta partecipa alla mostra “Il codice Vulci” con opere in ceramica esposte sia all’ ex convento San Francesco a Canino sia alla Domus del Criptoportico di Vulci, a cura di Gianna Besson, e con un testo della storica dell’ arte e curatrice indipendente Maria Elena Piferi. Dal 1987 è docente di “Arte e Immagine” e attualmente insegna questa materia presso l’ I.C. “Andrea Scriattoli” di Vetralla (VT); dal 2017 al 2019, è stato titolare della cattedra di “Pittura” dell’ Accademia di Belle Arti “Lorenzo da Viterbo”. Il 26 ottobre, 2017, presso la facoltà di Architettura alla “Sapienza”, Università di Roma, viene discussa una tesi che prevede la rifunzionalizzazione ed il restauro di una chiesa come un centro per le arti e lo spettacolo e, all’ interno di questo lavoro, vengono documentate e presentate alcune opere dell’ artista viterbese. Circa un mese dopo, precisamente il 15 novembre, presso l’ Auditorium del Centro Culturale di Valle Faul, a Viterbo, con un testo di Gianni Garrera e per le edizioni di Davide Ghaleb, viene presentato il catalogo “Alfonso Talotta, Tracciati Urbani, 1979/1980”. Nel 2018 partecipa alla quinta edizione del Premio Internazionale di ceramica, “Tra tradizione e modernità”, con un’opera scultorea, presso il Museo della Ceramica di Ascoli Piceno, mentre a settembre è presente con alcune opere alla mostra “Extravanguardia”, a cura di Gianni Garrera, alla Galleria, “Silber Gallery”, a Roma, mentre, a Ottobre, con tre opere in scultura ceramica, partecipa alla ottava edizione della Biennale di scultura, “Keramikos”, a cura di Lorenzo Fiorucci, presso il Centro Culturale di Valle Faul, a Viterbo. Nel mese di marzo, del 2019, presenta opere grafiche alla Galleria “Liba”, di Pontedera, nella mostra personale, “Il disegno quotidiano”, a cura di Gianni Garrera. A dicembre del 2019 partecipa alla nona edizione della biennale di scultura ceramica, “Keramikos”, al Museo Duca di Martina di Napoli, a cura di Lorenzo Fiorucci, mentre nel gennaio 2020 tiene una personale, “Forma unica”, a cura di Gianni Garrera, alla Galleria Comunale d’Arte Moderna, “La Molinella”, a Faenza.